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Questo “Blog” nasce come movimento libero dei lavoratori della PFIZER di Catania. Non legato ad alcuna Organizzazione Sindacale, è aperto a tutti i lavoratori dello stabilimento, siano essi sindacalizzati o non associati ad alcun Sindacato.Non si pone come obiettivo la contrapposizione né nei confronti dell'azienda, né nei confronti del Sindacato, bensì si propone come strumento di informazione e servizio per i lavoratori, di critica costruttiva e di elaborazione di idee innovative, finalizzate a dare un contributo fattivo e responsabile alla vita dello stabilimento, con l'obiettivo di renderlo più forte e competitivo, nel rispetto dei diritti dei lavoratori.

sabato 17 novembre 2012

Ieri e' stata commissariata la Federazione Provinciale UGL CHIMICI di Catania, con l'azzeramento di tutte le cariche. Commissario e' stato nominato il Dirigente Sindacale della UTL di Catania Bernardo Cammarata, a cui vanno i miei più sinceri Auguri di buon lavoro.

lunedì 22 agosto 2011

MANOVRA BIS: CENTRELLA (UGL), OK CONFRONTO MA PENSIONI NON SI TOCCANO

di: Asca Pubblicato il 22 agosto 2011  - Ora 14:44

Roma, 22 ago - ''Siamo pronti al confronto su un eventuale aumento dell'Iva e sul condono fiscale, ma le pensioni e il Tfr non devono essere toccati cosi' come occorre attuare tagli piu' consistenti ai costi della politica''. Lo dichiara Giovanni Centrella, segretario generale dell'Ugl, spiegando come ''siamo pienamente consapevoli del fatto che l'attuale situazione di crisi impone uno sforzo comune e sacrifici per tutti, ma non si possono scaricare i costi della manovra sempre e soltanto sui ceti medio-bassi, su lavoratori e pensionati. Occorre invece, in un'ottica di coesione sociale, che chi possiede di piu' contribuisca di piu'''. ''Siamo disponibili - prosegue il sindacalista - a valutare l'aumento di un punto percentuale dell'imposta sul valore aggiunto, e di due punti sui beni di lusso, che implicherebbe un costo sostenibile per i cittadini, cosi' come non siamo contrari ad un nuovo condono fiscale purche' sia l'ultimo e siano rafforzate le pene e le sanzioni per tutti i contribuenti che continueranno ad evadere nonostante l'eventuale attuazione di questa misura. A fronte di cio' - continua - chiediamo che le pensioni e il Tfr non siano utilizzati per ''fare cassa', ma piuttosto si avvii un confronto serio su come assicurare alle nuove generazioni un equo trattamento pensionistico''. ''Inoltre - aggiunge -, bisogna fare di piu' sul fronte dei costi della politica, iniziando immediatamente a tagliare in modo deciso consulenze, spese, enti che non offrono alcun servizio al cittadino ma sono solo il frutto di logiche clientelari''. Per Centrella ''oggi piu' che mai tutte le forze istituzionali e sociali, a partire dai sindacati, dovrebbero essere unite per trovare soluzioni condivise e responsabili, come hanno evidenziato nei giorni scorsi anche il Presidente della Repubblica e la Chiesa. Per questo, divisioni ideologiche o iniziative come lo sciopero generale non servono, anzi rischiano di dare un'immagine distorta e poco comprensibile del nostro Paese''.

domenica 31 luglio 2011

FONCHIM: Aumento del contributo aziendale.


Come previsto dal rinnovo contrattuale del settore chimico-farmaceutico del 18/12/2009, dal 1° luglio il contributo a carico azienda è aumentato dall’1,40% all’1,65%. Resta confermato lo 0,20% a carico azienda come contributo assicurativo.

sabato 16 luglio 2011

Manovra, Centrella: “Dalla politica manca compartecipazione ai sacrifici”

15/07/2011 - “Se davvero l’Europa è come il Titanic, ci saremmo aspettati dai passeggeri dei ‘piani alti’, cioè dalla politica e dai massimi rappresentanti delle istituzioni italiane e non solo, una compartecipazione ai sacrifici chiesti ai viaggiatori della ‘terza classe’”. È il commento di Giovanni Centrella, segretario generale dell’Ugl, a proposito della manovra correttiva. Per il sindacalista “di fronte alla paventata ipotesi di tagli alle agevolazioni fiscali, persino alle famiglie, al blocco contrattuale nel pubblico impiego e alla ‘seconda riforma previdenziale’ introdotta senza un preventivo confronto con le parti sociali, che cambia le prospettive di vita di tutti, alla reintroduzione generalizzata dei ticket, i lavoratori e i pensionati verranno colpiti troppo duramente e in più occasioni, senza oltretutto condividere con i veri e non pochi privilegiati rinunce proporzionali”. “Nonostante – conclude Centrella – alcuni cambiamenti da noi auspicati come per il contributo unificato sui ricorsi in materia previdenziale e di lavoro l’innalzamento del limite di reddito imponibile ai fini dell’imposta personale, la maggiore progressività delle tariffe applicate ai depositi titoli e una ‘flessibilità’ nella determinazione dei vincoli del patto di stabilità interno, riteniamo la manovra troppo onerosa per il ceto medio basso, che rischia di andare verso un sicuro impoverimento qualora non trovasse oltretutto la giusta ed equa compensazione attraverso l’attesa riforma fiscale i cui tempi, e forse anche i contenuti, sono incerti. Chiediamo per questo di approfondire in sede ministeriale e poi a Palazzo Chigi quanto finora fatto nei quattro tavoli di confronto che il ministro Tremonti ha voluto con le parti sociali, affinché quanto emerso in quelle occasioni, circa i tagli alla spesa pubblica improduttiva e la revisione delle agevolazioni fiscali, non resti soltanto un semplice esercizio accademico”.

sabato 9 luglio 2011

Spiragli di luce per la Pfizer

La Sicilia - "Questa mattina ho incontrato un imprenditore che è seriamente interessato a rilevare il centro di ricerca della Pfizer di Catania" ha rivelato il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, a margine dell'inaugurazione della fabbrica di pannelli fotovoltaici 3Sun.

giovedì 16 giugno 2011

PRECARI, IL SEGRETARIO GENERALE DELL'UGL: “DA QUANDO SONO AUMENTATI È L’ITALIA AD ESSERE DIVENTATA PAESE PEGGIORE”

Data: 15/06/2011


“Siamo costretti a contraddire un ministro: l’Italia e la società italiana sono peggiorate da quando sono aumentati i precari, perché sta crescendo l’esercito di quanti non possono progettare la loro vita e, quando va bene, sono costretti a contare sul sostegno delle proprie famiglie”.
Lo sostiene Giovanni Centrella, segretario generale dell’Ugl, commentando quanto accaduto tra il ministro Brunetta e i precari della P.A.
Per Centrella “l’Italia e il mondo del lavoro, la professionalità e la qualità del lavoro, i rapporti sul lavoro hanno conosciuto una fase discendente da quando è stata creata una forte disparità tra chi ha più tutele e chi non ne ha o ne ha di meno. I giovani stanno invecchiando precari e gli anziani non ce la fanno più a mantenerli, non si creano più famiglie e non si mettono al mondo più figli proprio perché la precarietà non è stata trasformata in flessibilità”.
“Il precariato è una piaga che non può squalificare chi è costretto a sopportarla, ma chi l’ha creata e se ne avvantaggia ancora. Tutta questa polemica – conclude Centrella – dimostra la distanza della politica dai problemi reali delle persone, dalle difficoltà che quotidianamente incontrano per progettare la propria esistenza, fosse anche solo l’acquisto di un’auto”.

domenica 12 giugno 2011

PFIZER: Dalle Istituzioni inammissibile silenzio!!

Personalmente esprimo un giudizio estremamente negativo sul comportamento delle istituzioni locali relativamente alla vertenza PFIZER.
La società ha già comunicato ufficialmente la chiusura del Centro di Ricerca nel prossimo mese di Novembre e, se non avverrà alcun passaggio ad altra proprietà, i lavoratori saranno in esubero e Catania perderà un patrimonio di eccellenza di cui il territorio, a mio avviso, non si può privare.
Un intervento istituzionale dovrebbe servire a trovare soluzioni in grado di mantenere il Centro a Catania, anche con l'intervento di privati, enti, convenzioni e quant'altro possa garantire la continuità dell'attività, salvaguardando nel contempo l'occupazione e l'alta professionalità acquisita negli anni.
Sindaco, Presidente della Provincia e Presidente della Regione, stanno parecchio sottovalutando la questione, quando invece andrebbe affrontata come priorità di primo livello per il territorio catanese. 
Detto ciò, desta molta preoccupazione anche il piano globale di riduzione dei costi dello stabilimento, da realizzare sempre entro novembre. Bisogna agire subito, per non trovarsi impreparati di fronte ad una società che in passato ha più volte dimostrato di interloquire in maniera anomala con le Organizzazioni Sindacali.
                                                                                               
                                                                                                                                  Umberto Costa

martedì 10 maggio 2011

9/05/2011: Assemblea con i politici catanesi

La presenza in Assemblea dei politici catanesi, per fare il punto sulla vertenza Pfizer, è da considerarsi un dato senz’altro positivo.
La cosa più importante emersa è stato l’unanime impegno dei presenti, sindacalisti e politici, di chiedere subito l’apertura di un tavolo nazionale presso il Ministero dello Sviluppo Economico, alla presenza dell’Amministratore delegato di Pfizer Italia Dott. Ugo Cosentino.
Ritengo però necessario distinguere i due aspetti essenziali della vertenza.
Il primo riguarda l’annunciata chiusura o vendita, entro Novembre, del Centro di Ricerca, scelta strategica della Pfizer nell’ambito di una riorganizzazione a livello mondiale, a seguito dell’acquisizione della Wyeth.
Su questo punto, premesso che mi sembra piuttosto ovvio ribadire l’importanza ed il peso all’interno del sito e del territorio catanese di una struttura di cotanta eccellenza, forti pressioni politiche potrebbero determinare soluzioni e condizioni tali da non disperdere il patrimonio acquisito, tutelando anche l’impatto occupazionale.
L’altra questione, relativa alla produzione del Tazocin, principale farmaco prodotto nello stabilimento di Catania, è molto più complicata in quanto la politica può fare ben poco rispetto alla necessità di abbassare il costo del prodotto, condizione imprescindibile per potere stare sul mercato, in competizione con le altre aziende produttrici di generici, che riescono a produrre ad un costo notevolmente più basso rispetto a quello attuale di Pfizer.
Purtroppo, la dura legge del mercato impone di prendere misure adeguate ed immediate, al fine di scongiurarne la progressiva perdita di quote.
Le pressioni politiche potrebbero invece incidere nella richiesta di ulteriori investimenti e di altre produzioni per lo stabilimento, in grado di ammortizzare ed abbassare i costi complessivi, tutelando di conseguenza anche i livelli occupazionali.
In tal senso, l’ostacolo più grosso è rappresentato dal fattore tempo.
Già dal 2012, l’azienda dovrà presentarsi sul mercato con costi più contenuti e, in mancanza di soluzioni diverse lo farà, come preannunciato, con tagli di personale.
In conclusione, sono convinto che la politica ed il Sindacato catanese possono fare la loro parte, ma devono adoperarsi immediatamente e nelle giuste direzioni, affrontando i problemi per quello che realmente sono, evitando così di fare promesse che altrimenti potrebbero rimanere tali.

                                                                                                            Umberto Costa